Abbiamo già parlato di problemi di infertilità e sterilità maschile. In questo nuovo articolo ci occuperemo di un problema un po’ più complesso, che sfocia anche nell’ambito della psicologia: l’infertilità di coppia. Quando non è solo un partner ad avere difficoltà di concepimento, ma entrambi, il percorso per arrivare ad avere un figlio può essere più tortuoso e complicato ma non sempre impossibile. Cosa può fare l’uomo per essere sicuro di aver fatto la sua parte e di aver assolto con dovizia a tutte le sue responsabilità?
Cominciamo con il dire che, al contrario di ciò che si crede, riuscire ad avere un figlio non è sempre una cosa così facile ed immediata, che avviene non appena la coppia inizia a provarci. Bisogna tenere conto di diversi fattori, che spesso non vengono presi in considerazione.
In media, una coppia di età compresa tra i 30 e i 40 anni, impiega circa un anno prima di riuscire a concepire. Quindi, non è affatto detto che 2-3 tentativi andati a vuoto significhino automaticamente sterilità o scarsa fertilità di uno dei due partner.
Se non ci sono altri problemi e si è in salute, di solito si inizia ad indagare un po’ più a fondo eseguendo test di fertilità dopo una decina di tentativi falliti, quindi circa un anno dopo l’inizio della ricerca di una gravidanza. Quando si chiede una consulenza sulla fertilità di coppia, la prima cosa che si monitora è il ciclo mestruale della donna.
In tutti questi casi, probabilmente, il ginecologo richiederà delle analisi del sangue o altri test diagnostici per escludere disfunzioni ormonali o endocrine a carico della donna.
Quando una coppia fa fatica a concepire, solitamente la prima che si sottopone a controlli è la donna. Tuttavia, anche gli uomini possono essere poco fertili, a qualsiasi età. Pertanto vale sempre e comunque la pena, dopo un anno di tentativi di concepimento non andati a buon fine, recarsi da uno specialista e approfittarne per fare un check-up uro-andrologico. Se ti trovi in questa situazione e desideri fare una visita di controllo generale, con focus sulla fertilità maschile, puoi prendere un appuntamento con il Dottor Andrea Del Grasso cliccando qui.
Se un uomo sospetta di essere poco fertile può togliersi ogni dubbio semplicemente sottoponendosi a una visita andro-urologica, non invasiva, non dolorosa e durante la quale si ottengono le prime risposte immediatamente. Come prima cosa il medico raccoglierà l’anamnesi e la storia clinica, per capire il quadro clinico generale del paziente e per valutarne le condizioni andrologiche al netto di eventuali patologie già conosciute o in cura.
Seguirà una visita urologica generale e obiettiva, che dà una prima idea dello stato di salute dell’apparato riproduttivo.
Quando si parla di infertilità nell’uomo le opzioni sono fondamentalmente due:
La sterilità maschile può dipendere da varie cose: genetica, patologie avute in precedenza. Un numero basso di spermatozoi, invece, può essere correlato a malattie endocrine, infettive, metaboliche. Laddove per la sterilità non ci sono molte terapie che garantiscano la guarigione, per l’infertilità causata da pochi e poco vitali spermatozoi ci sono invece diversi percorsi terapeutici da poter tentare, spesso con ottimi risultati. Per valutare il numero di spermatozoi prodotti dai testicoli e la loro vitalità si effettua lo spermiogramma. Un esame indolore che consiste nel raccogliere in un contenitore il liquido eiaculatorio per farlo analizzare.
Se entrambi i partner hanno problemi di fertilità il concepimento può essere più complicato da raggiungere rispetto al caso in cui uno solo dei due sia poco fertile. Può essere il caso di una donna con sindrome dell’ovaio policistico e uomo con oligospermia.
Se entrambi i partner risultano poco fertili, ginecologo e andrologo lavoreranno in sinergia, pertanto sarà importante che visionino anche i referti sullo stato di salute del partner. Generalmente, in questi casi:
Se i partner sono entrambi poco fertili, naturalmente, i tempi per riuscire ad ottenere una gravidanza risulteranno più lunghi. Finché, però, nessuno dei due viene diagnosticato come sterile non è impossibile avere un figlio in maniera naturale, soprattutto se si seguono i consigli tanto del ginecologo quanto dell’andrologo e si mettono in atto tutte le strategie atte ad aumentare le probabilità di successo. Saranno gli specialisti, a tempo debito e se sarà necessario, ad indirizzare la coppia verso scelte diverse da quella del concepimento naturale, come ad esempio l’inseminazione assistita.
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