La minzione è l’atto fisiologico con il quale l’organismo espelle le urine, uno dei prodotti di scarto del corpo umano. I problemi di minzione maschili possono rappresentare un campanello d’allarme per patologie del tratto uro-genitale e non andrebbero mai trascurati. Nel corso di questo articolo vedremo quali sono i segnali a cui prestare attenzione e quando è necessario rivolgersi all’urologo per chiedere un parere.
La minzione è l’eliminazione delle urine. L’urina è un fluido in cui si concentrano i prodotti di scarto del sangue filtrati dal rene. Possiamo quindi affermare che quando non ci sono problemi di minzione, né per quantità né per qualità dell’urina e né per disagi durante l’atto stesso, sia l’apparato urologico che quello renale funzionano bene. Tuttavia, non è insolito che gli uomini notino delle modifiche nel loro modo di urinare e tendano a sottovalutare la cosa, attribuendola ad esempio allo stile di vita o all’età che avanza. Questo è senza dubbio possibile, in quanto anche la minzione, come tutte le attività fisiologiche, è soggetta a cambiamenti. In alcuni casi, però, i disturbi della minzione possono essere spia di una patologia più importante che, se diagnosticata tempestivamente e riconosciuta in tempo può essere curata.
Un uomo adulto e sano dovrebbe produrre dai 700 millilitri ai 3 litri di urina al giorno. Questo valore è influenzato soprattutto dal consumo di acqua e di cibi a forte componente acquosa. Una persona abituata a consumare molta frutta e verdura e bere tanta acqua ogni giorno produrrà più urina mentre, ad esempio, un uomo che segue una dieta iperproteica e si idrata poco ne produrrà decisamente meno. Ci sono altri fattori che possono, quotidianamente, influenzare la quantità di urine prodotte: quando fa caldo e si suda, per esempio, si urina meno perché si perdono liquidi già con la sudorazione. Stesso dicasi per tutte quelle situazioni in cui il metabolismo è spinto al massimo tipo quando si ha la febbre.
Un uomo sano dovrebbe, di tanto in tanto, porre attenzione sulla propria urina e valutare i seguenti fattori:
Naturalmente è del tutto fisiologico che capiti una giornata in cui si urina di più o di meno, in cui il colore o l’odore delle urine può variare: può dipendere dallo stato di salute generale, da quanto ci si è idratati, dalla temperatura, da quello che è mangiato. Se però le modificazioni non comprese nel range di normalità si protraggono per qualche giorno è importante rivolgersi all’urologo per un consiglio.
L’urologo è lo specialista che si occupa delle patologie del tratto uro-genitale maschile. Se pensi di avere dei problemi di minzione dovresti parlarne con lui, per accertarti che queste non siano sintomo di una malattia a carico della vescica o dei reni. Se desideri fissare un appuntamento con il Dottor Andrea Del Grasso puoi farlo anche adesso, semplicemente cliccando qui.
A parte l’aspetto, la quantità e la qualità delle urine ci sono altri fattori da valutare in ambito di salute urologica maschile. Ad esempio la funzionalità dell’atto di minzione.
Tutti questi sintomi potrebbero rappresentare dei campanelli d’allarme per patologie tipiche dell’uomo. In molti casi si tratta di malattie transitorie e assolutamente reversibili, soprattutto se diagnosticate e curate precocemente. Il bruciore e la sensazione di dover urinare continuamente, ad esempio, specie se abbinata a urina con tracce di sangue, potrebbe dipendere da una banale infezione urinaria facilmente risolvibile con una terapia antibiotica. Per questo è importante parlare il prima possibile dei propri problemi di minzione con l’urologo: per evitare che peggiorino, rendendo il quadro clinico più complicato da ripristinare.
In caso di problemi di minzione, l’urologo inizierà la visita facendo l’anamnesi, ossia chiedendo al paziente quali sintomi ha notato e quali disturbi ha. In seguito potrà proporre l’esecuzione di alcuni test come, ad esempio, un esame delle urine e una flussometria. La flussometria è un test non invasivo e non doloroso, eseguibile anche ambulatorialmente, che analizza le varie fasi dell’atto di minzione per capire quale sia il problema e da cosa può dipendere.
Spesso, i problemi di minzione maschile spaventano perché si tende a pensare che possano essere collegati al tumore della prostata. In realtà non è affatto necessario fare dell’allarmismo in quanto, nella maggior parte dei casi, la minzione difficoltosa è più tipica dell’iperplasia prostatica, una condizione benigna e comune a moltissimi uomini in età matura, in quanto tende a insorgere e progredire progressivamente dopo i cinquant’anni. La ghiandola prostatica aumenta di dimensioni e perde tonicità, creando alcuni disturbi nella minzione come, per esempio, la difficoltà a iniziare il getto e a mantenerlo fluido e costante per tutto l’atto di minzione. Il problema viene tenuto facilmente a bada semplicemente cambiando stile di vita e seguendo le eventuali raccomandazioni e consigli dati dal proprio specialista di fiducia.
Preoccuparsi non è mai una buona idea anche perché, statistiche alla mano, quasi sempre i più comuni problemi di minzione maschili sono collegati a situazioni benigne e risolvibili. D’altro canto non bisogna neanche ignorarli o trascurarli perché, seppur in minima percentuale, possono essere i primi campanelli d’allarme per patologie più serie che, se diagnosticate per tempo, evitano di degenerare.
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