La balanite è un’infiammazione del glande mentre nella balanopostite l’infiammazione coinvolge sia il glande che il prepuzio (la pelle del pene)
Entrambe possono essere causate da batteri, miceti (funghi), virus e parassiti.
I microorganismi più frequenti sono la Candida (un fungo) e lo Streptococcus spp. (un batterio). Il virus più frequente è invece l’Herpes simplex virus.
La balanite e la balanopostite possono causare eritema (arrossamento), tumefazione, prurito, sanguinamento, problemi della minzione, ulcere.
La balanopostite può rendere doloroso il rapporto sessuale o quantomeno l’alterata sensibilità del glande può causare eiaculazione precoce o disfunzione erettile nei casi in cui il dolore condizioni la penetrazione.
L’igiene del paziente con balanopostite può essere difficoltosa in quanto il contatto con l’acqua e il detergente o il disinfettante provoca fastidio.
Le balaniti e le balanopostiti possono essere acute oppure croniche (quando le infiammazioni persistono molte settimane).
Le patologie che possono essere confuse con le balanopostite, in quanto si presentano anch’esse con eritema, sono le reazioni allergiche, la psoriasi, Balanite circinnata della sindrome di Reiter, Lichen sclerosus e atrofico, le reazioni da farmaci. Anche i tumori maligni del pene possono nelle fasi iniziali essere confusi con la balanopostite. Questo rende essenziale una visita specialistica nei casi in cui la balanopostite non si risolva in tempi rapidi. Nei casi dubbi può essere eseguita una biosia per scongiurare il caso che l’eritema sia in relazione a un tumore del pene.
L’incidenza della balanite e della balanopostite varia nei pazienti circoncisi e nei non circoncisi. La circoncisione infatti riduce enormemente l’incidenza delle infiammazioni del glande e del pene in generale.
Nei pazienti non circoncisi la balanopostite è presente nel 12,5% dei pazienti mentre nei circoncisi si riduce al 2,3%. Questo rende questa patologia relativamente frequente nell’uomo.
Pazienti immunodepressi o con patologie concomitanti, come il diabete, sono più soggetti alle balanopostiti. La balanopostite è più frequente nei pazienti con scarsa igiene. Per assurdo, anche i pazienti che eseguono igiene intima aggressiva con lavaggi dei genitali molto frequenti e saponi non adatti sono più predisposti all’insorgenza dalla balanopostite.
Il trattamento deve essere mirato alla causa dell’infiammazione.
Se la causa è un’infezione batterica verranno scelti antibiotici locali con applicazioni di creme o nei casi più importanti compresse o iniezioni.
Ugualmente, il trattamento deve essere mirato nel caso delle infezioni fungine da Candida con l’uso di antimicotici.
Si possono usare, in associazioni con antibiotici o antifungini, farmaci antinfiammatori per ridurre rapidamente la sintomatologia e l’infiammazione nelle forme acute. L’uso di farmaci cortisonici può essere utile nelle fasi iniziali ma da evitare per lunghi periodi in quanto risolve l’infiammazione ma non tratta il germe responsabile.
L’igiene accurata in presenza della balanopostite è fondamentale. Già l’igiene intima, con detergenti non aggressivi, specifici per genitali infiammati, con eventuale associazione a disinfettanti migliora enormemente la situazione clinica.
L’igiene può essere difficoltosa nelle fasi acute in quanto l’irritazione è importante. Il medico saprà consigliare il detergente adatto e la disinfezione più appropriata.
Occorre porre molta attenzione all’igiene dei pazienti con balanopostite e concomitante fimosi o prepuzio esuberante in quanto, se è importante che l’igiene deve essere eseguita anche al livello del solco balano prepuziale, occorre che a fine igiene il glande venga nuovamente ricoperto dal prepuzio esuberante per evitale la parafimosi (che consiste nell’impossibilità a ricoprire il glande nei pazienti affetti da fimosi).
La scelta della terapia prevede che si conosca il germe implicato, o almeno avere una fondata ipotesi se si tratta di un batterio, un fungo o un virus.
L’esperienza del medico aiuta, con un’attenta visita e anamnesi, ad ipotizzare il germe responsabile.
Nei casi di incertezza e nei casi in cui un primo ciclo di terapia non abbia avuto successo occorre eseguire un tampone balano prepuziale con esame colturale allo scopo di ricercare il germe responsabile e la sensibilità di questo germe agli antibiotici. Nelle forme croniche è indicata la circoncisione.
La circoncisione riduce enormemente l’incidenza delle balanopostiti e può risolvere tutte quelle forme croniche che non hanno giovamento con la terapia medica.
Il pene circonciso, con l’esposizione del glande all’esterno, permette la riduzione di tutte le colonie batteriche e in particolar modo dei batteri anaerobi. Questo, associato a una più semplice igiene del pene circonciso, specialmente quando presente un’iniziale fimosi, rende indicato questo intervento.
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Due casi di balanopostite:
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