Andrologia e urologia dovrebbero sempre andare di pari passo. Quando parliamo di salute dell’uomo, infatti, non possiamo limitarci a valutarne la funzionalità urinaria e dell’apparato riproduttivo. E’ necessario pensare anche alla dualità funzionale di tale apparato e affrontare con il paziente, eventualmente, anche il discorso dell’efficienza sessuale.
In linea di massima, finché si è giovani e non compare alcun sintomo che possa far pensare a qualche problema urologico o andrologico, difficilmente gli uomini pensano a un check-up. Che, invece, lo ricordiamo, sarebbe importante effettuare già in giovane età. Per assicurarsi che tutto funzioni e proceda correttamente e per instaurare una buona pratica preventiva. Che è l’arma migliore per preservare la propria salute e, anche, la funzionalità sessuale al meglio.
Il medico di base, o comunque il buonsenso o le campagne di informazione e prevenzione eseguite sul territorio, da ASL e Media, consigliano generalmente all’uomo attorno ai quarant’anni di eseguire un primo check-up andrologico e urologico. Questo a prescindere dalla presenza di sintomatologia o eventuali problemi riscontrati. Eseguire un controllo sulla salute maschile, soprattutto se non è mai stato fatto, è certamente un’ottima idea e un buon modo di assicurarsi di essere in salute. Sia per quanto riguarda le vie urinarie sia per quanto riguarda la salute sessuale.
La visita urologica può essere sicuramente abbinata a un controllo andrologico. Anzi, eseguirle insieme, nello stesso momento e presso lo stesso medico, comporta diversi vantaggi.
Perché la salute dell’apparato uro-genitale maschile non è esclusivamente un discorso di funzionalità urinaria e prevenzione del tumore della prostata. Sebbene questi siano due argomenti molto importanti e non sottovalutare mai. Bisogna anche tenere conto delle eventuali problematiche che l’uomo può riscontrare a livello sessuale. Cosa che può inficiare la qualità della vita, influire sull’autostima e sulle relazioni personali e sociali.
Sempre, per prevenzione, dopo i quarant’anni, soprattutto se mai effettuato prima. Oppure in presenza di sintomi specifici.
Nel caso in cui il paziente sia preoccupato per la sua vita sessuale o riscontri dei cambiamenti che lo turbano.
Senz’altro, in diversi casi, un problema della sfera sessuale può dipendere da una patologia dell’apparato uro-genitale o della prostata. Nella maggior parte di queste specifiche situazioni basterà individuare il disturbo che provoca difficoltà anche nella vita sessuale per poter risolvere entrambi i problemi. Ecco perché è fondamentale che il check-up urologico sia completato da una visita andrologica. Per consentire al paziente di avere un quadro completo della sua situazione e di approcciarsi con fiducia alle eventuali terapie, che gli restituiranno salute fisica e benessere psicologico.
La prima parte della visita consta di un colloquio con il medico. Serve per stabilire un rapporto di fiducia ma, soprattutto, per raccogliere i dati necessari a fare l’anamnesi. Ossia per ricostruire la storia clinica del paziente. Questa fase è molto importante ai fini della diagnosi finale. Pertanto è consigliabile che il paziente porti con sé, se ne è in possesso, tutta la documentazione medica che lo riguarda. Sempre durante questa fase il paziente è invitato a spiegare al medico eventuali sintomi, disturbi o dubbi. A questo punto si passa all’esame obiettivo e alla visita vera e propria. Che comprende anche l’esame della prostata. Per assicurarsi che sia di dimensioni, volume e consistenza normale. Questo esame, seppur un po’ fastidioso, è importantissimo ai fini della prevenzione del tumore prostatico. Infine, il medico stabilirà la diagnosi, se esiste qualche patologia, e prescriverà eventuali cure o approfondimenti da eseguire.
Eseguire un check-up andrologico e urologico è, senza dubbio, la soluzione migliore anche ai fini della prevenzione. Infatti, vuoi per il poco tempo disponibile o per la naturale ritrosia che si ha verso i medici, troppe volte si arriva a chiedere un consulto quando ormai i sintomi sono così acuti o la preoccupazione per la propria virilità è così radicata da aver già creato danni. Sia a livello fisico che psicologico. Programmare, invece, in tutta calma e serenità, dei controlli periodici, soprattutto a partire da una certa età in su, contribuisce sicuramente a mantenere e conservare il benessere maschile a 360°.
Tutto questo, oltre ad essere un’ottima abitudine igienico-preventiva ai fini delle malattie tipicamente maschili e del tumore della prostata, contribuisce anche a migliorare la qualità della vita a livello psicologico e di sicurezza di sé.
Se si avvertono sintomi o si notano anomalie nella minzione o nelle prestazioni sessuali è sempre consigliabile prenotare una visita uro-andrologica il prima possibile. In condizioni di salute e benessere, invece, sarebbe auspicabile fare un controllo approfondito e generale intorno ai quarant’anni. E poi, come buona abitudine preventiva, ripeterlo almeno ogni due anni.
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