Priapismo

Il priapismo è un’erezione che persiste a lungo nel tempo, anche fino a 4-6 ore. È una condizione dolorosa e non strettamente correlata al desiderio sessuale. È un disturbo che si protrae anche dopo l’orgasmo e non è sempre connesso a stimoli sessuali. Si tratta di una patologia che deve essere seriamente presa in considerazione e affrontata con terapie e trattamenti adeguati. È fastidiosa, dolorosa e spesso molto imbarazzante e può degenerare in lesioni permanenti ai tessuti del pene. Per questo motivo, prima che conduca a un disfunzione erettile vera e propria, è bene rivolgersi a un esperto andrologo che valuti correttamente il problema e indirizzi verso la soluzione migliore.
Priapismo sintomi e tipologie
Esistono diverse tipologie di priapismo:- ischemico (a basso flusso) – detto anche priapismo venoso è la tipologia più diffusa ed è caratterizzato da una spiccata rigidità dell’asta del pene, che provoca un dolore acuto e persistente. Si manifesta a causa dell’insufficiente deflusso di sangue venoso. In altre parole, il sangue rimane intrappolato nel pene troppo a lungo e non riesce a defluire come invece dovrebbe. Si tratta di una vera e propria emergenza medica che non deve assolutamente protrarsi oltre le 4-6 ore. Il soggetto rischia la formazione di fibrosi nei corpi cavernosi con la conseguente disfunzione erettile che ne deriva. Superate le 6 ore il pene può essere oggetto di necrosi e cancrena.
- non ischemico (ad alto flusso) – chiamato anche priapismo arterioso, è una condizione in cui il pene risulta particolarmente caldo, eretto, ma non del tutto rigido. Di solito non provoca dolore, non porta a necrosi, ma potrebbe comunque degenerare in disfunzione erettile. In questo caso è il flusso arterioso a non essere correttamente regolato. Diverse le cause da cui dipende. Nella maggior parte dei casi, è una diretta conseguenza di un trauma che ha portato alla rottura di un’arteria interna del pene. In altri casi si manifesta in seguito alla formazione di una fistola artero-venosa.

Priapismo cause
Il priapismo è una patologia abbastanza rara. Si manifesta soprattutto dai 5 ai 10 anni di età e nella seconda e quinta decade di vita. La forma che si presenta maggiormente è quella a basso flusso. Durante l’infanzia la causa scatenante principale è l’anemia falciforme, una particolare malattia genetica del sangue. In tale circostanza i globuli rossi assumono una forma anomala, a falce per l’appunto, che ostacola il normale flusso sanguigno e può portare a ingorghi nella circolazione. Come conseguenza, quindi, possono manifestarsi dei casi di priapismo. In età adulta e più avanzata, invece, il priapismo è strettamente correlato a cause farmacologiche. Quando il sangue venoso non riesce a defluire correttamente dal pene, ristagna all’interno dei corpi cavernosi. Con il passare delle ore il sangue e in assenza di ricambio ematico, le cellule muscolari lisce soffrono per la mancanza di ossigeno. Aumenta la viscosità ematica, aumentano gli edemi delle trabecole e il drenaggio ematico è fortemente ostacolato. Quando questa situazione si protrae eccessivamente la carenza di ossigeno porta alla necrosi e fibrosi delle cellule muscolari, degenerando in un deficit erettile permanente. Il priapismo a basso flusso è, quindi, un’emergenza medica da trattare nel più breve tempo possibile. Il prolungarsi di questa condizione porta a serie e inevitabili condizioni che non possono più essere gestite.
Priapismo maschile venoso

Come abbia detto, il priapismo può essere anche a flusso alto, o arterioso. In questo caso è causato da molteplici malattie sistemiche del sangue:
- leucemie
- anemia drepanocitica (o falciforme)
- talassemie
- policitemie
- coagulopatie
- emofilia
- diseritropoiesi
- tromboacitoastenia
- malattie sistemiche (come ad esempio il diabete)
- cause neoplastiche
- cause infettive
- terapie farmacologiche
- cause allergiche
- cause tossicologiche (avvelenamento da morso della vedova nera o puntura di scorpioni)
- inducenti l’erezione – papaverina, fentolamina o PGE1 (alprostadil);
- antidepressivi - fluoxetina e bupropione
- farmaci impiegati contro i disturbi psicotici - risperidone e l'olanzapina;
- farmaci attivi contro l'ansia – come ad esempio il diazepam;
- anticoagulanti – come il warfarin (Coumadin) e l'eparina.

Priapismo cura e trattamento
In caso di priapismo venoso (a basso flusso) è necessario intervenire prontamente. Fondamentale una corretta diagnosi che miri a riconoscere la patologia e le corrette cause scatenanti. Come abbiamo già detto, il priapismo venoso è molto pericoloso perché se si protrae per oltre sei ore consecutive, può portare alla necrosi e fibrosi delle cellule muscolari. Diventa quindi fondamentale il drenaggio venoso. il trattamento d’urgenza del priapismo venoso prevede l’aspirazione del sangue dai corpi venosi del pene. In determinate circostante, contemporaneamente all’aspirazione, è prevista anche l’irrigazione di fisiologica non eparinata. Non sempre questo genere di trattamento ha esito positivo. Se dovesse fallire è necessario praticare delle iniezioni intracavernose di simpaticomimetici. All’interno dei corpi cavernosi del pene sono iniettate sostanze vasocostrittirci come:- fenilefrina
- norepinefrina
- etilefrina
- epinefrina
- metaraminolo