Solitamente, i problemi legati all’apparato urinario maschile e quelli più specifici della sfera sessuale vengono trattati separatamente. Rivolgendosi a due specialisti differenti. Questo può rappresentare un ostacolo e una fonte di disagio per il paziente. Che, magari, vorrebbe avere una visione d’insieme del suo quadro clinico, ottenere risposte veloci e immediate, riferirsi a un unico medico, con cui può instaurare anche un rapporto di fiducia reciproca. Urologia e andrologia possono essere trattate nell’ambito della stessa visita. Nel corso dell’articolo spiegheremo nel dettaglio come e perché.
Generalmente, un uomo pensa di rivolgersi a un urologo o ad un andrologo quando si accorge di avvertire dei sintomi fastidiosi o preoccupanti a livello dell’apparato genitale.
può essere un campanello d’allarme per la salute maschile e non va mai ignorata. Sono situazioni che, benché generalmente benigne e facilmente risolvibili con un consulto specialistico e un’adeguata terapia, necessitano sempre di un approfondimento.
Anche questi problemi vanno assolutamente affrontati e risolti, con l’aiuto e il supporto di un medico specializzato in ambito di salute e benessere maschile. Che sappia occuparsi contemporaneamente sia dell’aspetto fisiologico dell’apparato genitale maschile sia delle sua funzione sessuale.
E’ importante tenere presente che, per un uomo, l’apparato uro-genitale non ha solo e semplicemente una funzione fisiologica. Iconicamente si parla di un’area del corpo che è strettamente correlata alla psiche, all’autostima e all’idea che un maschio ha di sé e della propria virilità. Essere angustiati da un dubbio riguardante le proprie capacità sessuali può influire pesantemente sulla qualità della vita maschile. Portando, in molti casi, il paziente a perdere fiducia in se stesso, compromettendo il suo benessere psicologico e la sua vita sociale, personale e di coppia.
E’ molto importante, quando si ha la necessità di richiedere un consulto urologico e andrologico, affidarsi a un medico che sia disposto a prendere in considerazione la situazione da un duplice punto di vista. Da un lato quello strettamente legato alla salute fisica, alla diagnosi e alla terapia di eventuali patologie e alla prevenzione dei tumori maschili. Dall’altro, quello più circoscritto al benessere psichico e al concetto della virilità.
Quando si è preoccupati per la propria salute, soprattutto se parliamo di un argomento delicato come quello da affrontare nel corso di una visita urologica e andrologica, è naturale e comprensibile provare sensazioni come l’ansia e la paura. E’ invece molto importante ricordare che, nella stragrande maggioranza dei casi, la sintomatologia che porta gli uomini a ricorrere al parere dello specialista urologo e andrologo indica patologie benigne. Che vengono trattate e curate con semplici percorsi terapeutici farmacologici e, laddove necessario, modificando adeguatamente lo stile di vita e adottandone uno più virtuoso e propedeutico a mantenere l’apparato urinario in buona salute.
Dobbiamo sempre ricordare che la prevenzione, soprattutto a partire dai 40 anni ma sarebbe meglio anche prima, è fondamentale per assicurarsi e garantirsi la salute e la funzionalità tanto urinaria quanto sessuale futura. Quindi è caldamente consigliabile sottoporsi a un check-up urologico e andrologico in età adulta, a prescindere dal riscontro di sintomi.
La prima visita andrologica e urologica viene richiesta, generalmente, per due motivi:
In entrambi i casi si comincia con l’anamnesi. Semplicemente, bisogna raccontare e spiegare al medico la propria storia clinica, se sono accaduti eventi del passato riconducibili a una patologia delle vie urinarie o della prostata, il motivo per cui si è deciso di prendere un appuntamento per un consulto specialistico. Dopodiché il medico effettua un esame obiettivo, inclusa un’esplorazione rettale per controllare che la posizione, le dimensioni e la consistenza della ghiandola prostatica rientrino nei range di normalità. Infine, lo specialista illustra la diagnosi al paziente e, se necessario, consiglia ulteriori approfondimenti o prescrive la cura adeguata.
Al termine dell’esame andrologico urologico, se ce n’è bisogno, lo specialista potrebbe consigliare di eseguire dei test di approfondimento. La decisione e il consiglio vengono dati in base alla specifica e personale situazione del paziente.
Una visita uro-andrologica non è un esame doloroso né particolarmente invasivo. E’ possibile avvertire un po’ di fastidio in alcuni casi, soprattutto durante il controllo prostatico, ma si tratta di controlli che vengono effettuati ambulatorialmente e senza il supporto di anestetici o altri farmaci. Quindi tutto assolutamente tollerabile e sopportabile, oltre che piuttosto veloce. La durata della visita dipende dal numero e dalla gravità dei sintomi da valutare ma, di solito, non più di un’ora. Non occorrono precauzioni particolari né una preparazione specifica per affrontare il controllo andro-urologico. E’ però consigliabile portare con sé la propria documentazione medica, per favorire il raccoglimento di un’anamnesi più precisa possibile.
E’ molto importante confidarsi con il medico scelto come quello di propria fiducia, in modo da aiutarlo a formulare una corretta e veloce diagnosi e per collaborare nella scelta degli eventuali percorsi terapeutici da improntare e affrontare insieme. Il consiglio è quello di porre tutte le domande alle quali si desidera una risposta, senza remore né imbarazzi. L’obiettivo deve essere quello di uscire dall’ambulatorio dello specialista con le idee molto chiare sulla propria situazione e su come affrontare l’eventuale cura prescritta. Questo è fondamentale anche per ripristinare la tranquillità psicologica, che è spesso uno dei fattori che influiscono negativamente sulla sfera sessuale maschile.
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