La prostatite è una patologia specifica dell’uomo, che può interessare in molti casi anche i ragazzi giovani. Si tratta dell’infezione della prostata. Una piccola ghiandola tondeggiante situata sotto la vescica maschile. Nel corso dei prossimi paragrafi vedremo, nel dettaglio, cos’è la ghiandola prostatica, qual è la sua funzione e quali sono le cause che possono portare a una sua infiammazione. Ricordiamo anche che la prostata è una ghiandola che può essere aggredita dal cancro. Pertanto, è sempre importantissimo fare prevenzione e cominciare, fin dalla giovane età, a recarsi almeno annualmente da un androloogo/urologo di fiducia per un check-up completo della salute genitale e sessuale maschile.
La prostata è una ghiandola presente unicamente nell’organismo dei maschi. Fa parte dell’apparato genitale maschile e si trova sotto la vescica. Ha forma tondeggiante e p iccole dimensioni. Con il passare del tempo, tende a dilatarsi, diventando più grossa.
La principale funzione della prostata è quella di contenere il liquido seminale che, durante l’eccitazione sessuale e l’eiaculazione, viene rilasciato assieme al liquido spermatico.
Il liquido prostatico, che a volte può contenere spermatozoi perché può mischiarsi allo sperma, è, all’origine (quindi quando è puro e non contaminato da liquido seminale) trasparente, incolore, inodore e molto liquido. Ha funzione soprattutto lubrificante ma serve anche a diluire lo sperma per permettergli di fuoriuscire in maniera più fluida e abbondante.
Si chiama “prostatite” l’infiammazione della ghiandola prostatica. Che può avere diverse cause e, di conseguenza, sintomatologie specifiche e approcci terapeutici d’elezione.
In caso di prostatite acuta i sintomi insorgono improvvisamente e repentinamente, con modalità ingravescente nel corso di poche ore o, al massimo, giorni.
La prostatite acuta interessa spesso anche ragazzi molto giovani (anche di 20/25 anni), difficilmente (quasi mai) i bambini e gli adolescenti. Anche se ha una sintomatologia piuttosto violenta, nella stragrande maggioranza dei casi non è assolutamente pericolosa, si risolve velocemente e non lascia alcuno strascico sulla salute urinaria e sessuale del paziente.
Nella maggior parte dei casi la prostatite acuta è di origine batterica. A volte si accompagna anche a infiammazioni urinarie di altro tipo (ad esempio cistite). Il tutto si risolve con un ciclo di antibiotico che il medico prescrive sulla base dei sintomi ed, eventualmente, delle analisi del liquido prostatico e/o delle urine.
E’ invece la cronicizzazione della malattia. Che, in questo caso, difficilmente è a base batterica ma, quasi sempre, ha altre cause. Che, tendenzialmente, sono legate all’avanzare dell’età o a stili di vita poco salutari e regolari.
In questi casi, se non c’è base batterica, gli antibiotici non servono e non vengono prescritti. Per affrontare la situazione si utilizzano, in genere, cambiamenti sullo stile di vita (alimentazione, movimento e assunzione di integratori) e follow-up stretto (controlli sulle condizioni della prostata ravvicinati, quindi ogni 4/6 mesi).
Nel caso di dolore, soprattutto nei periodi in cui si hanno eventi acuti, si utilizzano, se il medico lo ritiene necessario, degli antidolorifici, antinfiammatori o fitoterapici (tipo ibuprofene o, comunque, farmaci facente parte del gruppo dei cosiddetti FANS).
E’ molto importante rassicurare tutti i pazienti, di qualunque età, che essere afflitti da prostatite (acuta o cronica) non vuol dire assolutamente né avere il cancro né essere maggiormente a rischio di contrarlo.
Tuttavia, soprattutto in pazienti in età matura (over 45 in su) una prostata ingrossata va tenuta sotto-controllo. Quindi è consigliato ai pazienti con prostatite acclarata di fare, almeno annualmente, una visita uro-andrologica completa per verificare che l’infiammazione e l’ingrandimento della prostata siano stabili e non ci sia da valutare la necessità di cambiare la terapia in atto.
Sappiamo tutti, ormai, che le abitudini alimentari e lo stile di vita in generale, influiscono in maniera importante sulla salute generale, sul controllo delle patologie croniche, sulla prevenzione e sull’aspettativa di vita.
Naturalmente non è corretto dire che esiste una dieta che prevenga le patologie prostatiche (che possono avere, come abbiamo già detto, diverse cause). E’ però vero che alimentarsi in maniera corretta e adottare regole di vita salutari aiuta a restare in salute e a controllare la sintomatologia prostatica in pazienti con patologia cronica.
Dottor Andrea Del Grasso, specialista in urologia e andrologia
Ricordiamo sempre che è fondamentale la prevenzione. Oggigiorno, prevenire e riuscire a ottenere diagnosi precoci, permette di risolvere moltissime patologie ed evitare l’insorgere di problematiche più serie. Si consiglia a tutti i ragazzi, a partire dai 20/25 anni, di prendere la sana abitudine di eseguire un controllo ogni 12-18 mesi presso l’urologo o l’andrologo di fiducia. A maggior ragione i pazienti che hanno avuto un attacco di prostatite acuta o che soffrono di patologia cronica.
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