Le malattie sessualmente trasmissibili sono quel gruppo di patologie contagiose che si possono prendere tramite rapporti sessuali con soggetti a loro volta infetti. In questo articolo le esamineremo una per una. Conoscere le MST è importantissimo. Non solo per prevenirle e per evitarle ma, anche e soprattutto, per individuarne eventualmente i sintomi precoci e diagnosticarle e curarle. Come tutte le patologie, infatti, anche quelle sessualmente trasmissibili riescono ad essere curate e debellate con maggior successo se terapizzate il prima possibile.
Le MST o Malattie Sessualmente Trasmissibili sono un gruppo di patologie che si trasmettono da soggetto a soggetto attraverso il contatto intimo. Che può essere inteso con lo scambio di fluidi corporei quali sangue, saliva, sperma e umori vaginali. Da diversi anni si ha la sana e buona abitudine di fare prevenzione in tal senso anche nelle scuole. Insegnando ai giovani, fin dalla più tenera età, l’importanza del sesso protetto e dei comportamenti sessuali sani e prudenti.
Le malattie sessualmente trasmissibili si possono prevenire esclusivamente utilizzando metodi di protezione cosiddetti “barriera”. Parliamo, quindi, del profilattico o preservativo. Il più conosciuto è quello maschile. Tuttavia esiste anche il profilattico femminile, sebbene meno utilizzato. Si tratta di un dispositivo da inserire in vagina, a forma di piccolo sacco, che evita che lo sperma penetri all’interno della vagina. Il profilattico femminile è molto sicuro per il controllo delle nascite (per evitare gravidanze) ma non è altrettanto sicuro per la prevenzione delle patologie in quanto non impedisce del tutto il contatto diretto di pelle e mucose. A tal proposito il classico condom resta, ad oggi, lo strumento più sicuro e consigliato per i rapporti sessuali occasionali o potenzialmente rischiosi.
Le malattie sessualmente trasmissibili si dividono in quattro gruppi
Insorge, solitamente, 1/3 settimane dopo il contatto intimo diretto con un soggetto infetto e, soprattutto negli uomini, spesso è asintomatica. Quando non lo è si manifesta con bruciore durante la minzione, fastidio al basso ventre e secrezione biancastra dal pene. Si diagnostica grazie all’esame delle urine e viene curata con antibiotici. Una clamidia trascurata o non curata può causare complicanze tra le quali l’infertilità.
E’ causata dal Neisseria Gonorrhoeae, un batterio presente principalmente nell’uretra e nell’ano ma anche nella bocca, nella gola e nel retto. E’ spesso sintomatica e compare 2/7 giorni dopo l’avvenuto contagio, presentandosi con abbondante scolo verdastro dal pene e bruciore al pene sia a riposo che durante la minzione. Oltre a questi sintomi può comparire gonfiore, soprattutto a livello testicolare e dolore eiaculatorio. La gonorrea può essere anche anale e, spesso, in questo caso, è silente fino a quando non diventa più grave provocando sanguinamento. Questa patologia può essere passata anche ai neonati, con parto vaginale, se la madre si ammala in gravidanza o lo è prima di restare incinta. Infatti la patologia può avere delle fasi acute ma, se non ben curata, cronicizzare. E, in questo caso, portare diverse complicanze. La gonorrea si cura con cicli antibiotici. Esiste un vaccino contro la gonorrea ma, al momento, gli studi e le sperimentazioni non ne hanno ancora dimostrato la totale efficacia.
Una malattia perniciosa, difficile da diagnosticare e da debellare in quanto può resistere, latente o solo lievemente sintomatica, nell’organismo, anche per anni. I sintomi più evidenti della malattia sono rappresentati da eruzioni cutanee molto diverse tra loro: papule, pustole o vescicole. Spesso questi sintomi vengono scambiati per una semplice rash anche perché nella maggior parte dei casi regrediscono da soli in breve tempo. La sifilide si diagnostica con un test sierologico specifico e si cura con lunghi e ripetuti cicli di antibiotici. In realtà la cura principale è una singola dose di pennicilina ma il batterio della sifilide è spesso antibiotico-resistente. Obbligando così il paziente a ripetere la cura o a instaurare delle terapie alternative e coadiuvanti con altre molecole.
Le malattie sessualmente trasmissibili sostenute da protozoi e funghi sono le meno complicate e gravi e anche le più semplici da guarire e diagnosticare. Generalmente si presentano con sintomi molto specifici: prurito genitale, perdite maleodoranti a volte simili a yogurt o ricotta, difficoltà urinarie o bruciore. Spesso il medico instaura la terapia solo sulla base dei sintomi e controlla l’avvenuta guarigione con esame delle urine.
Tra tutte, le MST virali sono le più complicate e anche quelle che fanno più paura. Tra di esse annoveriamo le epatiti e l’HIV, ossia il virus che può portare all’AIDS. Senza dimenticare l’Herpes, una patologia che tende a recidivare una volta contratta la prima volta e il Papilloma Virus Umano, spesso responsabile o co-responsabile di tumori. Ricordiamo che per il Papilloma Virus esiste un vaccino estremamente efficace consigliato alle donne già in età molto giovane (12/14 anni) ma anche agli uomini e ai ragazzini pre-adolescenti. Parlando di epatite e HIV queste due patologie si contraggono venendo a contatto con sangue o fluidi corporei di un soggetto infetto. Pertanto i rapporti sessuali non protetti sono la primissima causa di contagio.
Epatite e HIV si possono diagnosticare solo alcune settimane dopo l’avvenuto contagio, anche in assenza di sintomi, con specifici test del sangue. I sintomi dell’epatite conclamata sono estremamente variabili e lievi, difficilissimi da individuare. L’epatite si manifesta con problemi epatici e ittero ma, purtroppo, solo in fase avanzata. Stesso dicasi per l’HIV.
Quasi sempre l’HIV è asintomatico o ha sintomi estremamente variabili, lievi e sfumati, tra cui:
L’HIV è una patologia cronica. Significa che non guarisce mai ma può essere controllata per evitare che evolva in AIDS. L’evoluzione dell’HIV in AIDS è possibile, e ancora piuttosto frequente, ma questo può avvenire decenni dopo l’infezione e dando, nel frattempo, al paziente, la possibilità di vivere una vita di altissima qualità al pari di un soggetto sano.
L’unico modo di evitare le MST è la prevenzione. Quindi: usare sempre il profilattico quando si hanno rapporti cosiddetti a rischio e controllare periodicamente la propria salute sessuale e genitale anche con visite uro-andrologiche, esami delle urine e check-up ematici di routine.
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