La circoncisione consiste nell’asportazione chirurgica totale del prepuzio. Da non confondere con la postectomia. Che, invece, è un intervento che prevede la rimozione solo parziale del foglietto prepuziale. Vedremo, nel corso di questo articolo, quando si sceglie di agire parzialmente e, quando, invece, si preferisce rimuovere l’intero tessuto. Cercheremo anche di capire perché si esegue la circoncisione e quali possono essere le cause e motivazioni che portano a questa scelta. Infine, illustreremo come avviene l’intervento di rimozione del prepuzio e con quali modalità (oggigiorno si tratta di un’operazione di routine e minimamente invasiva) e cosa ci si deve aspettare dalla fase post-chirurgica: convalescenza, tempi di guarigione e ripresa delle normali attività. Anche sessuali.
Il prepuzio è un lembo di pelle che ricopre il glande quando il pene non è eretto. Questo tessuto è molto sottile e retrattile. Infatti, durante l’erezione, si retrae. La funzione principale del prepuzio è quello di copertura e protezione del glande. Tuttavia, in molti casi questo non avviene. Tant’è che, come vedremo in seguito, la maggior parte delle circoncisioni avvengono per migliorare l’igiene del pene e scongiurare alcune patologie batterico/fungine ricorrenti. Che, in alcuni uomini, tendono a recidivare nonostante una corretta cura e pulizia personali.
La circoncisione è l’intervento chirurgico (oggigiorno minimamente invasivo) atto a rimuovere totalmente il prepuzio. La rimozione parziale, invece, del prepuzio, si chiama postectomia. Viene eseguita raramente, in alcuni casi in cui il medico la ritiene necessaria ma il paziente non accetta o preferisce evitare di eliminare totalmente il prepuzio. Nella maggior parte dei casi, la postectomia si rende necessaria in caso di tumore localizzato (ad esempio un tumore della pelle, un neo, un melanoma) o in caso di tumore del pene (che può includere la necessità di eliminare parte di tessuto anche del prepuzio). Oppure in altri casi, laddove la circoncisione completa può essere evitata.
La circoncisione, dicono gli storici, era una pratica utilizzata già 6.000 anni fa, soprattutto da parte delle popolazione mesopotamiche. Pare lo facessero per due motivi fondamentali. Il primo era quello di favorire la pulizia e il secondo era estetico. Gli egizi, soprattutto, erano un popolo di esteti. Basti pensare a quanto amassero decorare il proprio viso con trucchi e belletti (spesso fatti di polvere d’oro) e a quanta cura ponessero nel loro abbigliamento. I geroglifici che li ritraevano, inoltre, erano un altro segnale di grande orgoglio del proprio aspetto e della propria bellezza fisica. E, a quanto pare, il pene circonciso era considerato più bello e virile rispetto a quello con il prepuzio.
La circoncisione può avere tre motivazioni:
Il primo caso è circoscritto alle comunità appartenenti alla religione ebraica o islamica. Per i credenti di queste due dottrine circoncidere tutti i neonati maschi è un rito. Un po’ come il battesimo per i cattolici. In questo caso, ovviamente, sono i genitori del piccolo che prendono la decisione e il medico può solo procedere nel rispetto di questa fede. Fermo restando che la circoncisione non è assolutamente un intervento che può creare problematiche di salute (nemmeno a livello sessuale) né in età infantile né in età adulta. Anzi. Spesso, i bambini/ragazzi/uomini circoncisi prevengono, grazie a questa scelta, diversi disturbi.
Il secondo caso è quello dell’estetica. Semplicemente, ad alcuni uomini piace il pene circonciso. Preferiscono, quindi, eliminare il prepuzio perché in questo modo si piacciono di più, si sentono più sicuri (e alcuni sostengono anche più puliti) e sanno che anche molte donne apprezzano.
Infine, la circoncisione può essere una prescrizione medica. Anche in età infantile. Vedremo nel prossimo paragrafo quando il medico può prescrivere la rimozione del prepuzio a scopo terapeutico o preventivo per patologie.
La prima causa in assoluto di circoncisione prescritta dal medico è la fimosi. Ossia la condizione per la quale il prepuzio è troppo stretto. E, di conseguenza, non riesce a scivolare lungo l’asta del pene scoprendo il glande.
I neonati hanno quasi tutti la fimosi. E’ abbastanza normale e, fin quando si riesce a spostare il prepuzio per garantire una corretta pulizia, questo non è un problema. Quantomeno nella maggioranza dei casi. E’ pur vero che alcuni neonati hanno il prepuzio già eccessivamente stretto fin dai primi di nascita e, in qualche caso, il pediatra potrebbe consigliare la circoncisione preventiva già in tenerissima età, quindi prima dell’anno. Ma sono decisioni soggettive che vengono prese dallo specialista in base alla soggettività del caso. Tuttavia, la maggior parte dei bambini risolve spontaneamente il problema prima dell’ingresso in pubertà (tra i 5 e gli 8 anni). Laddove, invece, il problema peggiorasse o non si risolvesse, spesso è consigliata la circoncisione. Solitamente in età scolare o appena adolescenziale. In questo modo si assicura al ragazzo la possibilità di iniziare a vivere la sua sessualità (le prime erezioni, i primi rapporti di auto-erotismo o con un/a partner) serenamente, senza fastidi né dolore che potrebbero compromettere l’autostima ma anche il rapporto con il sesso.
Oggigiorno la circoncisione è considerata un intervento di routine poco invasivo e a bassissimo margine di rischio. Nella maggior parte dei casi si esegue ambulatorialmente (chiedendo al paziente di fermarsi alcuni minuti in osservazione dopo ml’intervento) oppure in day hospital. Quindi con ricovero la mattina e dimissione nel tardo pomeriggio dello stesso giorno. L’intervento si esegue n egli adulti in anestesia locale (quindi senza bisogno di addormentare completamente il paziente) e dura circa 30/40 minuti. Consiste nell’eliminare il prepuzio avvalendosi di bisturi a lama o elettrico.
I punti di sutura cadono da soli dopo 10/15 giorni quindi non sarà necessario farli rimuovere dal medico. Nei giorni immediatamente dopo l’intervento la zona potrà essere leggermente gonfia, rossa, calda e pulsante. Per tenere a bada il fastidio il medico prescriverà adeguati farmaci antidolorifici/antinfiammatori. La prognosi è di circa 10 giorni e, nel giro di un paio di settimane, si torna alla propria vita e a tutte le attività. Naturalmente in maniera graduale. I rapporti sessuali possono riprendere dopo circa un mese, sempre che il controllo con l’urologo sia andato bene e si abbia ottenuto il nullaosta di completa guarigione. La circoncisione non influisce minimamente sulla capacità erettile e sulla qualità dell’eiaculazione e dell’orgasmo. Anzi. In molti casi la vita sessuale migliora e anche il piacere personale è più intenso.
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